Le “Api Regine” della Compagnia Teatrale I Beerbanti DGP

Serie e autoironiche le donne della Compagnia teatrali I Beerbanti DGP

Le “Api Regine” raccontano l’universo femminile

di Emilio Sturla Furnò pubblicato il 21 agosto 2017 su Pride online

La locandina dell’evento

Donne, politicamente scorrette, eventualmente lesbiche ed addolorate. Sono le “Api Regine” protagoniste dello spettacolo della Compagnia Teatrale I Beerbanti DGP, presentato in anteprima nazionale al Gay Village l’altra sera. Irriverente, colma di turbamento e ironia amara, il progetto racconta con passione la realtà dell’universo femminile, le contraddizioni apparenti i sogni, le aspirazioni. Lo sguardo degli altri incombe sui personaggi come il peggior giudice di ogni scelta. La realtà quotidiana soffoca le ambizioni e i desideri. Il modo migliore per sopravvivere è creare un pretesto per sentirsi fondamentali per qualcosa o per qualcuno.

Con la direzione artistica di Maria Laura Annibali e la regia di Maria Chiara Cucinotta, le api regine in scena sono le giovani Maria Giornano, Isabella Sanpietro e Alessia Belli.

Maria Laura Annibali lavora con Maria Chiara Cucinotta da circa dieci anni, sfidando ogni preconcetto. “Il laboratorio teatrale” – spiega Annibali – “è partito da zero, senza finanziamenti e agevolazioni. Oggi vanta numerose collaborazioni con istituzioni e simpatizzanti. Il merito va anche al nostro inguaribile entusiasmo e al fatto che la porta è aperta a tutti, senza distinzioni di genere, orientamento sessuale, religione, capacità tecnica. Anche il Teatro può fare la differenza in un mondo che tende ad essere sempre più duro e feroce”. 

La Compagnia Teatrale I Beerbanti è una realtà potente e innovativa, che oltrepassa i luoghi comuni e si manifesta oltre qualsiasi preconcetto, anche quelli scomodi da contestare dell’allestimento classico teatrale. I loro spettacoli prendono vita da oltre dieci anni, sfidando la logica delle produzioni canoniche, senza urlare ma protestando silenziosamente. Piace che riempiano un vuoto, raccontando storie non per forza semplici, ma espresse con strumenti diretti e neo realisti: uno studio scenico profondo eseguito con tanta apparente semplicità da consentire a chiunque di vivere in tempo reale le emozioni dei personaggi in scena.