Chi Sono

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Maria Laura Annibali, classe 1944, nasce in una famiglia medio borghese, romana da ben nove generazioni.
Studia prima ragioneria, per poi laurearsi in Scienze politiche all’Università “La Sapienza” di Roma.
Entra nel mondo del lavoro negli anni Settanta con un incarico al Ministero delle Finanze; l’evolversi della sua carriera la porta a diventare funzionaria direttiva, ruolo che ricoprirà sino alla pensione. Questa attività non le impedisce di dedicarsi al mondo artistico, in particolare all’ archeologia – partecipando a scavi e ritrovamenti pre-romanici che in seguito confluiranno in una mostra – e di cinema.
Garante della Consulta Femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio.

Maria Laura racconta di essere cresciuta in ambienti, sia familiari che professionali, che l’hanno sempre tenuta in una bolla di sapone mentre al di fuori scorgeva un mondo in cambiamento del quale invece avrebbe voluto essere parte attiva.
Ci parla di un rapporto con una donna tenuto segretamente nascosto dal resto del mondo per ben 23 anni. Nel 2000 decide di andare in pensione e tutte le catene che la tenevano in ostaggio si spezzano: la sua vita cambia e decide, pian piano, di intraprendere un percorso di coming out che la porta a un livello di visibilità e di confronto con la società che in passato non riteneva possibile vivere.

Maria Laura coltiva oggi tante passioni, tutte in forma di volontariato: dagli animali ai poveri, dall’archeologia al militarismo nel movimento prima femminista ed infine LGBT. Negli ultimi 10 anni ha fatto tutto quello di cui si era privata in passato, dimostrando che non è mai troppo tardi per essere se stessi.

Dal 2014 Maria Laura Annibali è Presidente dell’Associazione DI’GAY Project. Al riguardo dice: “Sono onorata per questo nuovo incarico, è un po’ il coronamento di tanti anni di dedizione all’Associazione DGP e alla causa dei diritti LGBT. Il fatto di succedere ad una leader come Imma Battaglia mi rende particolarmente orgogliosa. Lavorerò per tenere alto l’impegno che da sempre l’Associazione porta avanti per realizzare attività, campagne e progetti di volontariato in difesa dei diritti umani, contro ogni forma di discriminazione. Soprattutto farò in modo che la mia sensibilità per il sociale possa trovare nuove forme di espressione al servizio delle persone, in un momento così difficile per il Paese, in cui la solidarietà e la passione possono davvero fare la differenza”.

MARIA LAURA ANNIBALI SI RACCONTA

Ambasciatrice EuroGames Roma 2019

Il saluto di Maria Laura agli atleti di EuroGames 2019 convenuti a Roma:

Disse Nelson Mandela: “Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”. Purtroppo anche nella pratica sportiva c’è ancora chi ride (e non sempre in faccia) di chi è diverso perchè nero, oppure donna, gay, lesbica, trans o diversamente abile. Eurogames 2019 sarà un luogo sicuro per dare il meglio di sé nello sport dimostrando che vincere è bello, ma anche essere riconosciuti per quello che si è, lo è altrettanto.

Roma EuroGames 2019 è un evento di Sport, Cultura e Diritti Umani. Dal 5 luglio al 10 luglio, prima della cerimonia di apertura dell’11 luglio, si tiene a Roma un’intera settimana di iniziative: 2 Conferenze, 5 workshop, 4 dibattiti aperti, 2 open day, 3 visite guidate a tema, 2 spettacoli teatrali.

Crediamo che lo sport possa cambiare la vita delle persone LGBTI e, ancora di più, cambiare la società sostenendo la lotta a ogni forma di discriminazione. Roma EuroGames Week è una rassegna interattiva caratterizzata da un approccio fortemente multi target e intersezionale.

Gli eventi e i contributi non sono focalizzati solo sullo sport, ma mireranno ad approfondire argomenti e prospettive rilevanti: atleti, attivisti, artisti, psicologi, avvocati e ricercatori saranno coinvolti negli expert workshops, finalizzati alla condivisione delle competenze, e in dibattiti aperti che ne restituiscono i risultati in chiave divulgativa. La lotta alla discriminazione LGBTI nello sport ha incoraggiato la creazione di ambienti sicuri e inclusivi come gli EuroGames.

Grazie a questo sforzo, ora possiamo guardare avanti e concentrare il nostro impegno per un cambiamento nel mainstream sport, facendo luce sulle forti connessioni tra sport, identità e sessualità.Un archivio aperto con video e materiali è disponibile sul sito web al seguente link, con l’obiettivo di condividere risorse utili anche per le prossime edizioni di EuroGames. 

Maria Grazia Calore e Raffaela Nocerino

Un proverbio cinese ci ricorda che l’amicizia non si chiede come l’acqua, ma si offre come il tè.

“E come un dolce, aromatico, ristoratore tè del pomeriggio tra signore d’altri tempi, mi è stata donata la sorellanza di queste due amiche: Maria Grazia e Raffaela.
Con la prima condivido soprattutto la passione per gli animali, coloro che – come scriveva Pitagora – condividono con noi il privilegio di avere un’anima.
Alla seconda mi lega il piacere della scrittura: per restare nella metafora della natura, mi piace citare le belle parole di Sartre… ‘I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo, chiuso in uno specchio…‘”.

Maria Grazia Calore Raffaela Nocerino hanno realizzato il precedente sito web di Maria Laura Annibali.

Maria Grazia Calore
Raffaela

Edda Billi

“Edda Billi è la mia ispiratrice politica, ci lega una profonda stima e affetto”.

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Edda Billi e Maria Laura Annibali al Pride 2014

Edda Billi, femminista e presidente dell’AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale), è stata una delle protagoniste del primo film-documentario di Maria Laura Annibali.
Ha commentato la sua esperienza nell’articolo Relazioni stabili lesbo? Dipende dal tempo che fa! di Raffaela Nocerino:

Il bisogno di testimoniare una coerenza politica che desse, anche con le mie parole, il bisogno di esistere intera in un mondo che ci vuole parcellizzate. Per me, che mi definisco lesbofemminista, è stata l’occasione per ribadirlo anche se io sogno un mondo in cui non esisteranno più etichette ma solo il diritto di esistere.”
“…Ho parlato di barlumi perché una lotta giovane come la nostra, che ha poco più di quarant’anni di vita di fronte ai quattromila del patriarcato, è solo agli inizi. Briciole di libertà.”

Odette Hasenfratz

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“Odette Hasenfratz si è dimostrata una buona amica e mi ha promesso che sarà interprete di se stessa nel mio terzo documentario. È un’ottima fotografa, una delle migliori che io abbia mai incontrato.”

Odette per il mondo è una fotografa freelance italo-svizzera che vive da diversi anni in Sicilia.
Autrice del libro Un percorso di vita diverso, è possibile conoscerla leggendo l’intervista rilasciata a Raffaela Nocerino o l’articolo di Lidia Borghi.

Odette è anche su Facebook.

Antonella Montano

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“Antonella Montano è la mia mentore. Una delle persone che, aiutandomi a uscire da un grande dolore, mi hanno dato la forza per fare tutto quello che custodivo nel cuore, ma che non avevo mai fatto”.

Antonella Montano è psicoterapeuta, fondatrice e direttrice dell’ Istituto A.T. Beck di Roma e Caserta, docente e supervisore AIAMC (Associazione Italiana Analisi e Modificazione del Comportamento) e Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor di ACT (Academy of Cognitive Therapy).
È autrice di diversi saggi riguardanti l’omosessualità.

Un articolo di Antonio Zagaroli racconta chi è Antonella Montano:

Antonella Montano, psicoterapeuta, direttrice dell’Istituto A.T. Beck di Roma e Caserta, www.istitutobeck.com, è indubbiamente una delle pioniere italiane nel campo della terapia con clienti omosessuali. Nel 1997 con E la notte non rimasero divise, Antonella ha cominciato a squarciare il velo di silenzio e invisibilità che ricopriva la comunità lesbica in Italia. Già in questo primo lavoro vengono evidenziati una serie di strumenti, rivolti a professionisti della salute mentale e non, per cominciare a scoprire, e rivedere in una nuova ottica, i sentimenti omofobici delle persone omosessuali, frutto dell’interiorizzazione dei messaggi omofobi della società. Antonella mette subito in luce come questo sia il nemico principale delle persone omosessuali, un nemico insidioso e radicato. Con il testo Psicoterapia con clienti omosessuali, pubblicato nel 2000, Antonella compie un ulteriore balzo in avanti, fornendo gli strumenti tecnici per superare l’omofobia. In un momento in cui in Italia c’era scarsa conoscenza, anche da parte della comunità scientifica, delle tematiche specifiche della terapia rivolta ai clienti gay e lesbiche, il volume si propone di formare i clinici in modo che possano condurre il percorso terapeutico nella maniera più efficace. Ovviamente omofobia sociale e interiorizzata hanno un ruolo di rilievo nelle tematiche che il terapeuta deve conoscere e affrontare. Altri temi sono il rapporto con la famiglia d’origine; la strutturazione della coppia, in un mondo in cui questa non solo non è supportata, ma anzi decisamente avversata (questo è purtroppo valido ancora oggi, a 13 anni di distanza); la religione. Il volume si propone, dunque, come testo di riferimento per una terapia affermativa dell’omosessualità.

Antonella ha cominciato a insegnare le tematiche omosessuali e il trattamento dell’omofobia sociale e interiorizzata in tutte le scuole di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale italiane; sempre in Italia, nel 2000, è stata la prima, dopo varie formazioni specifiche negli Stati Uniti, a introdurre le linee guida per il trattamento dell’omofobia interiorizzata. Negli anni, ha ampliato questo interesse, conducendo varie ricerche sul tema, tra cui, a mero titolo esemplificativo, uno degli ultimi lavori presentati è “MBSR and stress due to homosexual orientation”, al 7th International Congress of Cognitive Psychotherapy (ICCP), Istanbul, Turkey, 2-5 Giugno 2011. Nel 2008 gli studi di Antonella in materia di omosessualità si arricchiscono di un nuovo capitolo: la lectio magistralis sull’utilizzo della mindfulness con i clienti omosessuali per combattere lo stress derivante dai propri sentimenti omofobici.

Nel 2009, col volume Madri, mogli, amanti lesbiche, Antonella torna sul tema dell’omosessualità femminile, affrontando tematiche molto vicine alla vita quotidiana delle donne lesbiche: la maternità, la coppia, le possibilità offerte da Internet, la sessualità. L’ultimo capitolo del volume ritorna sulla tematica dell’omofobia, centrale nella vivace ricerca scientifica di Antonella, e sulla mindfulness come strumento di affrontamento. Negli ultimi anni, prima col volume Parlare di omosessualità a scuola (2011) e poi col progetto Educare alla diversità a scuola (2013, realizzato per l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Antonella sta perseguendo l’obiettivo di educare la società sui temi dell’omofobia e del rispetto per la diversità. Tale educazione deve partire da subito, dalla realtà scolastica, così che i gay e le lesbiche di domani possano trovarsi a vivere in un’Italia più inclusiva e meno omofoba.”

Salvatore Marra

salvatore marra

“Amo Salvatore Marra per la sua onestà e integrità”.

Salvatore Marra si occupa di antidiscriminazione per orientamento sessuale e identità di genere presso CGIL Roma e Lazio come responsabile dellUfficio Nuovi Diritti, di politiche delle disabilità e politiche giovanili. È stato relatore in Italia e all’ estero in numerosi convegni, fra cui eventi organizzati dalla Commissione Europea, dalla CGIL nazionale, la Confederazione europea dei Sindacati e dal Forum Mondiale per l’Economia Responsabile di Lille.