10 storiche attiviste lesbiche

Maria Laura tra di esse.

In occasione della Giornata Internazionale della Visibilità Lesbica, il 26 aprile, il sito di informazione LGBTIQ+ Gay.it, ha pubblicato la lista di 10 storiche attiviste lesbiche che hanno fatto la storia della comunità.

Dieci donne queer che in Italia hanno lottato con il loro attivismo, e la cui storia è bene ricordare.

Il movimento lesbico in Italia è partito relativamente più tardi rispetto ad altri Paesi come gli Stati Uniti, ma non per questo è stato meno grandioso, meno importante e meno di successo. L’attivismo in Italia nasce negli anni Settanta, più precisamente nel 1971, quando Mariasilvia Spolato fondò il Fronte di Liberazione Omosessuale (FLO), movimento poi confluito nel Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (F.U.O.R.I.) e insieme ad Angelo Pezzana fondò la rivista Fuori! .

L’articolo di Ileana Dugato

L’altra altra metà del cielo. Donne al RomaPride 2021

Venerdì 25 giugno 2021

Nel calendario delle manifestazioni per la settimana dell’orgoglio omosessuale, la Pride Week, a Roma, anche la presentazione del terzo docufilm di Maria Laura Annibali, L’altra altra metà del cielo. Donne.Teatro di documenti, a Roma, ore 18.00.

RomaPride 2021
RomaPride

Maria Laura e Melissa su Border Radio: Lesbi…che?

Coming out in età adulta: Maria Laura Annibali e Melissa Ianniello con Irene Moretti su Border Radio

26 gennaio 2021 – dalle 21.15

Il coming out in età adulta

Irene Moretti ne parlerà con due donne che lo hanno raccontato e continuano a farlo non solo a parole, ma soprattutto attraverso le immagini.

Le ospiti:
🎙️ Maria Laura Annibali, presidente di Di’Gay Project, regista, documentarista e attivista
🎙️ Melissa Ianniello, fotografa e attivista

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Su Border Radio!

La web radio che trasmette solo contenuti rilasciati con licenze libere, con l’obiettivo di promuovere chi crea, pratica, partecipa, promuove e sostiene le arti e la cultura copyleft.

L’altra altra metà del cielo. Donne: continua il viaggio LGBT di Maria Laura Annibali

La documentarista e attivista romana parla del suo lavoro artistico e dell’impegno con l’Associazione “Di’Gay Project”.

di Elisabetta Colla
pubblicato in: http://www.noidonne.org/articoli/aoelaaltra-altra-met-del-cielo-donnea-continua-il-viaggio-lgbt-di-maria-laura-annibali-17317.php

Documentarista, scrittrice, autrice, sceneggiatrice, attrice e soprattutto attivista, Maria Laura Annibali coniuga da sempre la sua attività artistica con quella associazionistica: dal 2014, infatti, è divenuta Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale, senza scopo di lucro, “Di’ Gay Project”, succedendo a Imma Battaglia, fondatrice dell’associazione stessa. Molteplici sono state le battaglie civili intraprese per la parità di genere, nell’esercizio delle sue funzioni di presidente del “Di’ Gay Project”. La più importante, fra le altre, è stata suggellata dalla manifestazione nazionale del 5 marzo 2016 “Ora dritti alla meta!” che ha contribuito al via libera definitivo della legge Cirinnà del 20 maggio 2016. Per via del suo ruolo istituzionale, Maria Laura è stata tra le prime firmatarie e praticanti della legge sulle unioni civili. Lei stessa si è unita civilmente con Lidia Merlo nel 2016 dopo una lunga storia d’amore (“ci siamo sposate per dare speranza alle persone della nostra età che si stanno ancora nascondendo – racconta Maria Laura -e combattiamo per una legge contro l’omofobia e l’adozione del figlio della partner nelle famiglie arcobaleno”).

L’attività di documentarista e saggista, realizzata da Maria Laura nell’ultimo decennio, rappresenta un vero e proprio viaggio attraverso il mondo lesbico ed LGBT: i primi due documentari “L’altra altra metà del cielo” e “L’altra altra metà del cielo…continua”, mediante testimonianze di donne omosessuali dichiarate, anche con ruoli pubblici, evidenziano la presenza positiva delle lesbiche nella società, la ricchezza e le possibilità di crescita contro le discriminazioni e gli stereotipi socioculturali sull’omosessualità per mostrarne l’infondatezza.

L’ultimo docu-film, già presentato con successo in molte città, “L’altra altra metà del cielo. Donne” si incentra sull’essere donna per nascita o per scelta, sul sentirsi donna e non esserlo da un punto di vista biologico, facendo parlare uomini divenuti donne e raccontando le loro storie. Diverse presentazioni del docu-film, previste in novembre alla Casa Internazionale delle Donne e al 7° Municipio sono state purtroppo annullate a causa della pandemia ma si auspica vengano riprogrammate appena possibile.

NOIDONNE ha rivolto alcune domande a Maria Laura Annibali sulle sue opere ed il suo impegno civile.

La tua biografia è molto versatile: hai lavorato in molti campi ma in particolare hai focalizzato l’attenzione negli ultimi anni su una produzione artistica a tema LGBT. Come nasce questa tua scelta e che tipo di artista ti consideri?
La mia produzione artistica, più che a tema LGBT, è essenzialmente o meglio quasi essenzialmente a tema lesbico, per ben 3 docufilm: “L’altra altra metà del cielo”, “L’altra altra metà del cielo…continua” e “L’altra altra metà del cielo- donne”, parlo o meglio faccio parlare donne lesbiche, con una piccola variante nell’ultimo, perché chi parla sono uomini diventate donne, e come tali amando altre donne, anche loro lesbiche. Io mi considero attualmente una artigiana che spera, dopo questo ultimo lavoro, di essere diventata una artista.

Hai già prodotto diversi saggi oltre ai documentari: puoi raccontarci la linea logica ed i temi portanti che li collegano?
Bisogna chiarire che dai documentari sono arrivati i saggi e non l’inverso, infatti questi saggi sono omaggi al lavoro documentaristico che io in ben 11 anni ho prodotto.

Che intendi quando parli dell'”altra altra” metà del cielo?
Per “L’altra altra metà del cielo” intendo in maniera molto semplice per me, non sempre per i fruitori dei miei lavori, donne (L’altra metà del cielo), che amano altre donne.

Qual è il messaggio che ti sta più a cuore portare avanti, specialmente come Presidente dell’associazione di promozione sociale, senza scopo di lucro, “Di’ Gay Project”?
Il messaggio che mi sta più a cuore portare avanti, come Presidente del DI’ GAY PROJECT è che tutte le nostre battaglie portino allo scopo finale che la società abbia talmente compreso e assimilato che le cosiddette diversità sono un valore aggiunto che non ci sia più la necessità dell’esistenza delle Associazioni per la nostra tutela. Sono anche preoccupata per la prospettiva che si apre nella lotta per i diritti e la liberazione sessuale in una società dove dovremo lottare per provvedere alle necessità primarie delle famiglie, visto quanto sta accadendo nel mondo, e ci potrebbe essere poco spazio per il proseguimento del cammino sui diritti civili e la liberazione sessuale. Già in situazione di “normalità” ci sono voluti ben 20 anni per un’incompleta legge sulle unioni civili perché ci dicevano che le priorità erano sempre altre. Ma in generale non sono pessimista e sogno di tornare a Piazza delle Cinque Lune a manifestare ancora sotto al Senato per la legge contro l’omotransfobia e la legge sulle adozioni. Credo che si debba ripartire così.

Secondo te quali battaglie è ancora possibile e doveroso portare avanti come movimento delle donne e/o come movimento LGBT?
In realtà ti ho già risposto. Spero di vederlo, questo periodo storico, ma anche se non ci fossi più, fino all’ultimo potrò dire di avercela messa tutta perché ciò avvenisse nel più breve tempo possibile.

L’altra altra metà del cielo. Donne

Recensione di Sarah Panatta

Nel terzo documentario di Maria Laura Annibali, essere donna è essere essenzialmente umana, libera, “altra”

Donne che amano le donne. Ma prima ancora che amano la libertà di amare, di essere e cambiare.

Recensione di Sarah Panatta per:
https://dartshoots.home.blog/2020/10/22/laltra-altra-meta-del-cielo-donne/

Guardare allo specchio e non vedersi. Vedersi negli altri e non trovarsi. Trovare l’amore e non capirsi. Essere “diverse”, essere  lesbiche, essere anticonformiste, essere semplicemente donne. E combattere per essere libere.
E libere in prima linea a combattere ognuna a suo modo, con i propri colori, stendardi, a mani nude o con una poesia in tasca, con un frustino o una fede matrimoniale, con una mascherina tricolore o una croce al petto. A combattere, non meramente “contro”, bensì verso, un fronte comune, umano, totale, di comprensione e armonia. Una guerra spirituale prima che materiale, per la collettività e per se stesse.

L’altra altra metà del cielo, 2019. Terzo documentario dell’attivista Maria Laura Annibali, presidente dal 2014 dell’Associazione Di’Gay Project, terzo capitolo di una profonda e sensibile riflessione, incursione calviniana, tanto ironica quanto bruciante, tanto lieve quanto imponente, nel mondo del femminino. Nel ventre cuore-mente-sacra dell’essere donna, al di là del sesso e di altre poco “tolleranti” e tollerabili etichette. Temprata da una vita di rivoluzioni interiori, di passioni nascoste, di esperienze ritardate ma anche da un desiderio di conoscenza e di mutuo aiuto che è finalmente esploso e l’ha portata negli ultimi venti anni ad uscire da una “bolla” cementata da abitudini familiari e da prigionie ideologiche. Che l’ha trasformata in una delle più travolgenti attiviste e autrici del panorama femminile e non solo lesbico. Maria Laura Annibali racconta con un candore e un umorismo disarmante e volutamente sbrigliato da qualsiasi stereotipo, storie di alterità.

Donne che amano le donne o che le hanno amate, donne dichiaratamente lesbiche ma non solo. Donne che hanno affrontato cammini devastanti di auto analisi, di outing precoci o tardivi, di malattie fisiche e di carceri mentali. Donne nate in fascismi reali e agiti e di fascismi latenti e ancora perseguiti. Donne ghettizzate, bullizzate, cacciate, schernite, obliterate. Donne che hanno ripreso in mano la propria vita e la gioia dolorosa di viverla come ogni proprio simile e pari in quanto umano. E che per farlo hanno dovuto affrontare e demolire, o almeno tentare, il muro di ignoranza, presunzione, maschilismo e bigottismo che avvolge e domina la civiltà “nostra”.

altra altra metà

Testimonianze illustri e testimonianze dalla vita quotidiana. Dalla commozione garibaldina di Edda Billi, lesbica, femminista, attivista, poeta e…. Nome leggendario del mondo LGBTQ ma anche dell’intellettualità militante italiana e internazionale. Alle parole calme, soppesate e densissime di Isabel, architetto ed ex transgender. Che narra piano nella sua torre di cristallo, il transito al sesso femminile, l’amore straziante per quella prima vera compagna che ha portato via con sé un pezzo della donna che oggi è Isabel. Donne che hanno il coraggio di ammettere e additare e contrastare ogni singolo giorno il peso dei dettami sociali e delle gabbie cosiddette civili che ancora nel 2020 dividono separano ammazzano gli umani, subordinandoli a categorie o come dice Edda “etichette” pericolose quanto inutili. Se non all’impero finanziario e politico che le ha letteralmente coltivate e trasformate nel nostro pane e nella nostra aria.

Voi che respirate convenzioni, per paura abitudine e convivenza, allora considerate se questa è una donna, che lotta per una vita dignitosa, per essere se stessa, per amare chiunque voglia.

Tra coppie clandestine, rocambolesche gite in slitta, matrimoni di fatto, giochi di maschere, scudi di lotta, abiti di scena e teatro dei ruoli, ricerca di divino e umana debolezza. Sogni, incertezze, fallimenti e conquiste, perdite e scoperte di donne nella più complessa e semplice accezione del termine. Dal camuffamento allo svelamento al tentativo quotidiano di libertà.

Il cammino stesso del documentario è un esempio di tenacia e di movimento civile per quella libertà. L’altra altra metà del cielo. Donne è infatti la terza tappa di una trilogia nata e vissuta grazie agli sforzi in prima persona della stessa Maria Laura Annibali e della comunità che l’ha sostenuta senza tregua per dare voce a chi viene negata o si auto censura. Un esempio inoltre di quel cinema indipendente e sociale che dovrebbe essere l’abc della nostra cultura.

Appuntamenti Archivi - Di'Gay Project - DGP

Presentato, in prima assoluta, il 26 novembre 2019 alla Casa Internazionale delle Donne di Roma e il 12 dicembre a Napoli nell’ambito della 12ma edizione di OMOvies Film Festival LGBT e in altre prestigiose sedi come l’Arena Farnesina lo scorso 19 ottobre in piena atmosfera di lockdown fisici e mentali, il documentario di Maria Laura Annibali è una segno/inno/canto di lotta che non vuole e non può fermarsi. E’ un documento sociale, che avrebbe il suo uditorio migliore non solo in festival e sale, ma in scuole, carceri, cliniche, ospedali, università, accademie, associazioni, istituti, qualsiasi luogo dove le menti vengano forgiate, educate, formate, aggiornate. Perché il più importante “aggiornamento” del sistema è la sua decostruzione e ricostruzione in un ambiente di libertà vera di espressione.

Scritto e diretto da Maria Laura Annibali

Regia tecnica Filippo Soldi

Italia 2019

Omovies Film Festival 2019

Omovies Film Festival/Fondazione Made in Cloister: Maria Laura Annibali racconta l’altra metà del cielo – 12 dicembre 2019

by Pasquale Ferro – 11 dicembre 2019 – Il mondo di Suk

L’altra metà del cielo è il titolo di un interessante documentario firmato da una delle più importanti attiviste del mondo Lgbt, Maria Laura Annibali che nasce a Roma nel 1944.
Laureata in Scienze Politiche all’ Università “La Sapienza” di Roma, entra nel mondo del lavoro negli anni Settanta con un incarico al Ministero delle Finanze; l’evolversi della sua carriera la porta a diventare funzionaria direttiva, ruolo che ricoprirà sino alla pensione.
Questa attività non le impedisce di dedicarsi al mondo artistico, in particolare all’ archeologia – partecipando a scavi e ritrovamenti pre-romanici che in seguito confluiranno in una mostra – e al cinema.
Garante della Consulta femminile per le pari opportunità della Regione Lazio, Maria Laura racconta di essere cresciuta in ambienti, sia familiari che professionali, che l’hanno sempre tenuta in una bolla di sapone mentre al di fuori scorgeva un mondo in cambiamento del quale invece avrebbe voluto essere parte attiva.
Maria Laura coltiva oggi tante passioni, tutte in forma di volontariato: dagli animali ai poveri, insomma, prima femminista ed infine leader del mondo  Lgbt. Dal 2014 presiede l’associazione DI’GAY Project. Al riguardo dice: «Sono onorata per questo nuovo incarico, è un po’ il coronamento di tanti anni di dedizione all’associazione DGP e alla causa dei diritti Lgbt. Il fatto di succedere ad una leader come Imma Battaglia mi rende particolarmente orgogliosa».

lgbt| ilmondodoisuk.com
Qui sopra, ecco le donne del docufilm di Maria Laura Annibali.

La sua attività come film-maker si concentra essenzialmente sul progetto L’altra metà del cielo. Nel documentario raccoglie testimonianza di donne omosessuali dichiarate che vivono apertamente la propria diversità. Un lungometraggio che ha girato con successo il mondo: l’autrice aggiunge, così, una voce autorevole al panorama dei diritti delle persone omosessuali.
Donne per scelta: Valentina, Isabel e Helena; donne per nascita: Anna, Edda e Paola e Stella.  Donne determinate, le prime, a affrontare il percorso della transizione per essere sé stesse in un corpo che rappresenti pienamente quella che è la loro vera identità.
Donne, le seconde, fieramente convinte della propria donnità (come ama dire Edda), ma altrettanto orgogliose della propria diversità, in quanto lesbiche. Sei storie di donne  molto diverse tra loro che tuttavia si intrecciano in percorsi di vita che uniscono la drammaticità di scelte traumatiche alla quotidianità della vita matrimoniale, le une e le altre sempre in bilico tra accettazione e rifiuto sociale, tra normalità e trasgressione.
Essere donna nelle sue mille sfumature, forse lontane dagli stereotipi, ma molto vicine alla realtà nelle sue accezioni infinite, comunque Donne. Sono argomenti di cui si parla spesso, è vero. Ma non sempre a parlarne sono le protagoniste. E, soprattutto, non sempre ne parlano nell’assoluta tranquillità di una conversazione tra amiche.


Maria Laura  ne parla invece con grande passione, una vera guerriera per i diritti  che ci propone a Napoli (nell’ambito del film festival Omovies organizzato dall’associazione Iken) giovedi 12 dicembre alle 18 presso la Fondazione Made in Cloister, in piazza Enrico de Nicola 48. L’ingresso è libero. Non perdetevi il dibattito dopo la proiezione del docufilm.
Per saperne di più
http://www.omovies.it/

Crowdfounding per L’altra altra metà del cielo 3

La campagna di sostegno al nuovo progetto di Maria Laura inizia nel novembre 2017

Il progetto è ospitato dal portale “Produzioni dal basso” ed è presentato da Maria Laura con un video:

Il progetto relativo alla produzione del terzo documentario della serie “L’altra altra metà del cielo” (il titolo ipotizzato allora era “L’altra altra metà del cielo queer“) trova ospitalità sul sito di Stonewall, Associazione d’iniziativa Gay, Lesbica, Bisex, Trans di Siracusa (15 dicembre 2017, servizio di Carmen Bellone) e sul sito del quotidiano di Viterbo e provincia La città (20 marzo 2018, servizio di Emanuela Dei).

A supporto della campagna anche un primo trailer basato sul una prima parte di materiale già girato:

Intervista a Smazing

“Noi lesbiche abbiamo due stigmi sociali: siamo donne e siamo omosessuali”

Smazing_logo

La prima volta che ho parlato con Maria Laura Annibali è stata per un’intervista sulle unioni civili: era gennaio e lei era “sposata” da tre mesi con Lidia, dopo 15 anni insieme. Il racconto della felicità di quel giorno è durato due minuti, perché poi la nostra conversazione si era naturalmente incanalata sulla lista delle “cose da fare ancora”. E Maria Laura, 72 anni, da tre presidente dell’associazione Di’Gay Project di Roma, per queste “cose” combatte quotidianamente. Visto che siamo nella settimana della “Giornata internazionale contro l’omofobia” (il 17 maggio 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità ha eliminato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, Ndr), ho pensato di fare con lei un’altra chiacchierata.

intervista a cura di Antonella Scambia

https://www.smazing.life/post/maria-laura-annibali-noi-lesbiche-abbiamo-due-stigmi-sociali-siamo-donne-e-siamo-omosessuali

Maria Laura, che tempi sono questi? La cronaca recente ci ha raccontato l’arresto di otto ragazzi per il pestaggio, a gennaio, di due giovani omosessuali a Milano, e a Mosca c’è stato il fermo dell’attivista Yuri Guaiana, accusato di manifestazione non autorizzata per aver cercato di consegnare una petizione contro le persecuzioni di cui sono vittime i gay in Cecenia.
Intanto, facciamo una precisazione: quella che festeggiamo è la giornata internazionale contro la omotransfobia, perché le discriminazioni riguardano anche i trans. Poi, per la comunità Lgbt, o meglio Lgbtqi, sono tempi in cui bisogna scendere in piazza. Ci sono situazioni tremende in alcuni paesi stranieri: ci sono paesi in cui l’omosessualità è un reato punito con la pena di morte, o dove i gay sono regolarmente torturati e uccisi. In questi giorni parliamo di Cecenia, ma non c’è solo la Cecenia.

Anche in Italia dobbiamo scendere in piazza?
Certo: dobbiamo completare la legge Cirinnà con la stepchild adoption e dobbiamo arrivare al matrimonio egualitario. E dobbiamo fare una legge contro l’omofobia: sarebbe un segnale importante. È una legge necessaria: diventerebbe lo strumento per combattere tutte le discriminazioni e gli insulti di cui ancora siamo regolarmente vittime. Ti faccio un esempio: quando su “Stato civile” di RaiTre è andata in onda la puntata con l’unione mia e di Lidia, sulla mia pagina Facebook e su quella di RaiTre sono arrivati commenti del tipo “devono farti l’elettroshock” e “sei rimbambita”. Una donna ha scritto che, vedendo in televisione il nostro bacio, castissimo peraltro, l’abbiamo fatta vomitare. E con noi si sono limitati agli insulti. A una coppia di ragazze sarde, apparse nello stesso programma, sono arrivate minacce di morte. Sono cose che fanno male. Io che sono profondamente cristiana ti dico: Gesù non ha mica insegnato l’odio. Eppure molti di quelli che ci insultano, si dicono cristiani.

Leggi tutto “Intervista a Smazing

12 Maggio 2016 – Omphalos presso Foligno

In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia e del passaggio del Giro d’Italia nella città di Foligno (Giovedì 12 maggio 2016), l’associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia ha presentato un dibattito sull‘ omofobia nel mondo dello sport presso lo Spazio ZUT! di Foligno (Corso Cavour, 83). L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Comune di Foligno ed è stata realizzata con la collaborazione di Di’Gay Project DGP Roma.

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La Locandina dell’evento

Maria Laura Annibali ha partecipato all’evento con la proiezione del suo docufilm L’altra altra metà del cielo.

Al dibattito sono intervenuti Luca Trappolin (sociologo dell’Università di Padova), Paolo Colombo (giornalista di La7 Sport) e Imma Battaglia (presidente onorario Di’Gay Project ed ex nazionale di pallamano). Ha concluso Adriano Bartolucci Proietti (coordinatore nazionale di GayCS Dipartimento LGBT di Aics – Associazione Italiana Cultura Sport).

Qui la pagina Facebook dell’evento: Omofobia e Sport – Dibattito e proiezione documentario.

Scopri e condividi la campagna #NoHero.
Non serve essere eroi, ma persone ordinariamente contro le discriminazioni.

15 Maggio 2015 – Biblioteca Ennio Flaiano

Venerdì 15 maggio 2015 Maria Laura Annibali ha presentato il suo secondo docufilm L’altra altra metà del cielo…Continua presso la Biblioteca Ennio Flaiano (Via Monte Ruggero, 39) di Roma.

Durante l’evento, condotto da Valeria Milita, sono intervenuti Massimiliano Smeriglio (Vice Presidente della Regione Lazio), Paolo Marchionne (Presidente del III Municipio), Gemma Azuni (Consigliera di Roma Capitale e dell’Area Metropolitana), Cecilia D’Elia (Consulente per i diritti di genere della Pres. della Reg. Lazio), Imma Battaglia (Consigliera di Roma Capitale, attivista e fondatrice di Di’Gay Project), Giulia Tempesta (Consigliera di Roma Capitale e vice capogruppo PD al Com. di Roma), Luigia Panarello (femminista, poetessa) e Filippo Soldi (regista).

Sull’evento questo articolo di Silvia Marrama

Catania 30 maggio 2014

Monastero dei Benedettini a Catania, “L’altra altra metà del cielo”

Venerdì 30 maggio, alle ore 16.00,l’aula Stefania Noce al Monastero dei Benedettini ospiterà l’evento L’altra altra metà del cielo, promosso dalle associazioni per i diritti delle persone glbt Stonewall, Queer as Unict e dal SISM.

La locandina dell’evento

L’iniziativa, durante la quale saranno proiettati i docufilm di Maria Laura Annibali, vuole aprire una porta sulla realtà lesbica; presentata dalla giornalista Nadia Germano vedrà l’intervento della stessa autrice e di Stefania Rimini, docente di Discipline dello spettacolo all’Università di Catania.

Maria Laura Annibali è la garante per le Pari Opportunità della Regione Lazio, la presidente dell’associazione nazionale Di’Gay Project di Roma ed è da sempre impegnata nell’attivismo femminista e nella lotta per i diritti delle donne e delle persone GLBT. É importante che, grazie al sostegno del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo, l’evento potrà svolgersi nell’aula Stefania Noce, donna, femminista e studentessa vittima di femminicidio.“

Potrebbe interessarti: http://www.cataniatoday.it/eventi/benedettini-altra-meta-cielo-glbt-30-maggio-2014.html

Sicilia, maggio 2014

Prima visione regionale siciliana dei due lavori prodotti da Maria Laura Annibali.

Così presenta l’evento il sito dell’Associazione Stonewall Siracusa

Maria Laura Annibali, classe ‘44, è la garante per le pari opportunità alla regione Lazio, è presidente dell’associazione Di’Gay Project di Roma ed è soprattutto un’attivista femminista che da decenni lotta per i diritti delle donne e delle persone GLBT.

Maria Laura è una donna che ama le donne, un autrice e documentarista di grandissimo pregio e, come lei stessa ha dichiarato, “Maria Laura Annibali è altro, molto altro dell’altra, altra metà del cielo…

É proprio “L’altra altra metà del cielo” il titolo che lei stessa ha scelto per le sue due “meravigliose creature”.

Nel suo primo lavoro la Annibali raccoglie alcune testimonianze di donne lesbiche dichiarate, donne lesbiche e femministe, che come lei vivono apertamente e serenamente la propria omosessualità. Alcune di queste donne ricoprono ruoli pubblici impegnandosi anche nella loro quotidianità per abbattere pregiudizi e stereotipi di cui le persone GLBT sono ancora troppo spesso vittime. Il documentario vuole fungere da pungolo, stimolo ed esempio per andare oltre le apparenze, oltre lo stigma e gli stereotipi socioculturali sull’omosessualità per scardinarli e mostrarne l’infondatezza.

A distanza di 3 anni dal primo vede la luce la seconda meravigliosa creatura di Maria Laura: “L’altra altra metà del cielo…continua”.

Nel suo secondo docufilm l’autrice, come abile pittrice, riesce a rappresentare il variegato e sfaccettato mondo lesbico attraverso l’intreccio di sei interviste ad altrettante donne tra loro diverse per età, vissuto personale, desideri e modo di intendere la vita ma che hanno come comune denominatore il desiderio lesbico.

Interviste sincere e appassionate – come scrive Carlo Griseri- scorci di vita che Maria Laura Annibali raccoglie in un documentario formativo che propone al pubblico nel suo tentativo di capire e “inquadrare” il mondo lesbico italiano oggi. In attesa di una parte 3, vi invitiamo a partecipare alla prima visione regionale siciliana dei due lavori prodotti dalla grande Maria Laura Annibali che si terrà a Catania il 30 maggio.

L’evento è presentato anche da Brunella Bonaccorsi su Sicilia e Donna. La Sicilia che piace – 24 maggio 2014

28 Ottobre 2013 – Università di Salerno

Lunedì 28 ottobre Maria Laura Annibali ha presentato il suo secondo docufilm L’altra altra metà del cielo… Continua  Presso l’Aula delle Lauree di Scienze Politiche dell’Università di Salerno.

locandina

Un passaggio dell’intervento di Maria Laura