Le fondamenta del femminismo sono il partire da sé, perché il personale è politico. Ce ne darà una preziosa testimonianza Maria Laura Annibali, attivista, documentarista e Presidente dell’associazione Di’Gay Project
Evento di Insieme per le donne
Online con Facebook Live
Mercoledì 27 gennaio 2021 dalle ore 18:00 UTC+01 alle 19:00 UTC+01
Le fondamenta del femminismo sono il partire da sé, perché il personale è politico. Ce ne darà una preziosa testimonianza Maria Laura Annibali, attivista, documentarista e Presidente dell’associazione Di’Gay Project, attraverso il racconto della sua vita e di come è giunta alla consapevolezza di sé stessa e poi al coming out. Una storia sofferta ma che sarà raccontata anche con ironia e leggerezza, qualità che Maria Laura ha messo al servizio di altre donne dando loro voce nei suoi docufilm.
Dialogano con lei Ilaria Moroni, formatrice e coordinatrice della rete “Insieme per le donne” e Judith Pinnock, psicologa, psicoterapeuta ed esperta di studi di genere.
Maria Laura intervistata sull’iniziativa dei balconi per vincere l’isolamento e la depressione da quarantena
CONNESSIONI SOLIDALI – Puntata 30
Conduce NADIA GERMANO Ospiti: BRUNO PERNICH, istruttore fitness – ALESSIA ZEFERINO, Giornalista – In Collegamento Telefonico da Roma MARIA LAURA ANNIBALI, attivista per i diritti LGBT, documentarista e presidente DI’GAY Project (dal minuto 28)
CONNESSIONI SOLIDALI va in onda ogni lunedì, martedì, giovedì e venerdì, sulla pagina facebook “EVENTI E MANIFESTAZIONI NO PROFIT SIRACUSA“
Roma, quartiere Talenti, la quarantena causata dal coronavirus è iniziata con una settimana di flash mob dai balconi di tutta la città, oggi a distanza di più di venti giorni c’è ancora qualcuno che fa del flash mob un appuntamento quotidiano e irrinunciabile.
Maria Laura Annibali, 75 anni, presidente Di’ Gay Project: «Da quando sono in quarantena, insieme a condomini e amici e sconosciuti, ci ritroviamo,sui balconi, nonostante ampie distanze, due volte al giorno una alle ore 12:00, per fare quattro chiacchiere, e una alle 17,30 per cantare motivi vari compreso delle mini cover inventate da mia moglie e dalla sottoscritta».
Grazie agli impianti acustici, come riferito da Maria Laura, riescono a coinvolgere palazzi anche lontani dal loro, creando una nuova forma di quotidianità, non solo con le persone già amiche e ben conosciute, ma anche con gente che prima conoscevano solo di vista o non conoscevano affatto, abbattendo ogni ostacolo legato alla diversità comunemente presente nella quartiere, quale ricco-povero, bianco-nero, etero-gay, giovane-anziano, cristiano-ebreo…
Nel Municipio III di Roma il flash mob di Laura ha suscitato interesse:
Il 27 gennaio, dalle 10 alle 13, nella Sala Rossa di Piazza di Cinecittà 11, un incontro, aperto alle scuole e alla cittadinanza, dal titolo “Le donne e l’olocausto dimenticato, storie di coraggio e di speranza“.
L’iniziativa nasce all’intero del progetto municipale di costruzione della Comunità educante diffusa territoriale e arricchisce la rassegna capitolina “Memoria genera futuro”.
L’iniziativa, aperta alle scuole e a tutta la cittadinanza, è stata organizzata per il 27 gennaio 2020 nella Sala Rossa di Piazza di Cinecittà 11 dal Municipio Roma VII nell’ambito dei progetti “Comunità educante diffusa” e “LegAmi al territorio”.
Si parte alle 10 con il coro delle scuole medie I.C. Raffaello e Ponte Linari Scuola di Musica e si prosegue con una tavola rotonda dal titolo “Le donne e l’olocausto dimenticato, storie di coraggio e di speranza” a cui parteciperanno Malena Halilovic, di Romà Onlus, Marina Pierlorenzi dell’ANPI, Leila Daianis, dell’Associazione Libellula, Maria Laura Annibali di Di’Gay Project , Simonetta Giustini del Centro diurno Cinecittà DSM ASLRoma 2 e l’artista Valeria Catania.
Mostra fotografica i cui protagonisti sono anziani e anziane LGBT
A Savignano sul Rubicone, dal 21 al 29 settembre 2019, si è tenuto Si Fest, il festival di fotografia più longevo d’Italia. Quest’anno esplora il concetto di seduzione, ispirato dalle parole del filosofo francese Jean Baudrillard: “La seduzione non è il luogo del desiderio. È quello della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione”. I fotografi invitati dal curatore Denis Curti sono stati scelti perché raccontano con diverse sfumature ossessioni e fascinazioni nei confronti di un soggetto.
Tra i lavori esposti, Wish it was a coming out, in cui Melissa Ianniello indaga il tabù tra omosessualità e vecchiaia, partendo dalla sua esperienza personale. Fin da quando è adolescente Ianniello sa di essere lesbica ma non ha mai avuto il coraggio di dirlo ai nonni, e nel tempo ha capito di avere perso un’occasione per farsi conoscere veramente. Per riscattarsi da questo peso, fotografa gay e lesbiche tra i sessanta e gli ottant’anni che rivendicano la loro sessualità e le loro esperienze. Con questo lavoro, Ianniello ha vinto il premio Si Fest Portfolio “Lanfranco Colombo” 2018.
Tra le opere esposte anche una foto di Maria Laura e Lidia
In vista della Giornata internazionale contro l’omotransfobia, il Municipio V di Roma ha organizzato un convegno sulle tematiche legate all’omotransfobia.
Tra i diversi relatori, rappresentanti sia del Municipio che delle associazioni LGBT di Roma, anche Maria Laura è intervenuta sul tema: “L’omotransfobia come paradigma negativo di rapporti sociali improntati alla marginalizzazione del diverso”.
Manifestazione nazionale transfemminista contro il World Congress of Families
Dal 29 al 31 marzo, presso la città di Verona si è tenuto il Congresso mondiale delle famiglie (World Congress of Families, WCF), che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali come: Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il senatore della Lega Simone Pillon.
Un raduno di associazioni che hanno fatto della lotta contro i diritti delle donne e delle persone lgbtqi+ la loro ragione di esistenza.
Verona ancora una volta si presenta come laboratorio di sperimentazione politica nazionale e l’attacco all’aborto e ai diritti delle donne e delle soggettività lgbtqi+ è il terreno privilegiato su cui si intende operare una saldatura tra la destra e i movimenti per la vita.
Nonunadimeno ha chiamato dunque tutt* a Verona il 29, 30 e 31 marzo per manifestare contro il World Congress of families.
Evento centrale è stata la marcia di sabato 30 marzo 2019. Diverse decina di migliaia di persone hanno sfilato lunghe le strade del centro della città scaligera, tra di esse non poteva mancare Maria Laura, riconosciuta e salutata da amiche e amici di diverse parti d’Italia.
Family Spray di Anna Paolucci, che presentato sabato 9 marzo 2019 presso l’elegante spazio del Teatro Off/Off di via Giulia 20 a Roma, racconta quel che accade durante una tranquilla cena in famiglia in cui, tra sorrisi e scherzi, i genitori dialogano con i propri figli, dopo una faticosa giornata di lavoro e apprendono, improvvisamente, dell’omosessualità del primogenito che si svela innamorato di un uomo. Ma la famiglia è una famiglia accogliente e amorosa e quel che accade è un vero Family Spray tra ironia, similitudini e spunti imprevisti.
A presentare il libro, oltre all’autrice, anche Maria Laura Annibali, leader storica del movimento Lgbt e presidente di Di’Gay Project, a cui il libro è dedicato.
Ed è proprio Annibali che, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, dichiara: «Family Spray di Anna Paolucci è un testo importante per vari motivi, primo fra tutti perché descrive una famiglia popolana i cui genitori ascoltano il coming out dei due figli, Fausto e Ludovica, entrambi omosessuali. È una famiglia amorosa che accoglie lo svelamento di quelle storie diverse con una specie di sapienza antica, quasi arcaica, contro complicati ragionamenti, false accettazioni, inutili sensi di colpa che spesso sono il risultato di un coming out, in seno magari a famiglie più evolute. Inoltre, in questo tempo buio, dove un padre stupra per anni la figlia lesbica per riportarla sulla retta via, Family Spray spruzza aria pulita sul Family Day e questo libro ha tutti i colori rainbow».
Alla presentazione all’Off/Off Theatre di Roma interverranno inoltre Gina Di Francesco, responsabile della collana Le Ginestre di Herald Editore, Cristina Leo, psicologa e portavoce del Coordinamento Lazio Trans, Roberta Mesiti, presidente Agedo Roma e il sessuologo Roberto Perini. Le letture saranno a cura dell’attore Gino Zucca.
Alla cerimonia di premiazione degli Italian Gaymes 2018
Dopo l’intervento seguito alla caduta accidentale e dopo il necessario periodo di convalescenza e di riabilitazione, il 14 luglio 2018 Maria Laura ricompare in pubblico sul palco del Gay Village alla cerimonia di premiazione degli Italian Gaymes 2018. Sul palco con lei Adriano Bartolucci Proietti.
Stato Civile – L’amore è uguale per tutti: questo il titolo completo della trasmissione di Rai 3 che, a poche settimane dall’approvazione della legge sulle unioni civili, racconta le storie delle coppie che, grazie alle legge, hanno potuto celebrare la loro unione al fine di essere riconosciuti come coppia dallo Stato e dalla società. Le unioni civili hanno realizzato quel sogno d’amore e di felicità che tante coppie attendevano da tempo.
Gli autori del programma sono Riccardo Brun, Laura Cirilli, Daniela Collu, Francesco Cordio, Annalisa Mutariello (Capoprogetto), Paolo Rossetti e Francesco Siciliano, mentre la regia è di Giampaolo Marconato. Prodotto da PanamaFilm.
La puntata dell’8 dicembre 2016 ha come protagonisti: Daniele e Francesco di Roma, ma vivono a Milano, e Maria Laura e Lidia, pure di Roma, convivono da 15 anni. Lidia ha ricevuto un’educazione tradizionale e ha lavorato per molti anni come segretaria presso uno studio contabile. Ha avuto un matrimonio durato 35 anni, da cui è nata una figlia, finito quando – a 55 anni – ha l’incontro folgorante con Maria Laura. Maria Laura, da anni attivista per i diritti lgbt, è presidente del Di’Gay Project ed è stata dirigente in ambito tributario e Garante alla Consulta per le Pari opportunità della Regione Lazio. Scrive libri, gira documentari, fa spettacoli teatrali, sempre con Lidia al suo fianco che la aiuta.
Commedia scritta e diretta da Maria Chiara Cucinotta
Giovedì 10 settembre 2015 al Gay Village, la Compagnia Teatrale I Beerbanti, compagnia teatrale sorta all’interno del Di’Gay Project, sotto la Direzione Artistica di Maria Laura Annibali e la regia di Maria Chiara Cucinotta, porta in scena Job Acts.
“Un progetto artistico più che mai aderente alla realtà dei nostri tempi 2.0, dove ogni giorno ognuno di noi deve reinventarsi per andare avanti, per trovare uno spazio adeguato ai propri bisogni: una vasta gamma che va dal lavoro alla famiglia, alle aspirazioni personali e all’interazione con la pesante burocrazia dell’amministrazione pubblica. Forse gli stessi attori hanno recitato se stessi per dichiararsi al pubblico e di riflesso alla società per quello che sono veramente, aldilà dei titoli di studio e dei curricula. […] Il siparietto finale con l’entrata in scena della direttrice artistica della compagnia teatrale, Maria Laura Annibali, offre agli spettatori l’assaggio più vero o meglio realistico dell’incontro tra la dimensione esistenziale di una donna non più giovane – ma ancora molto attiva – alla ricerca di certezze in una società in continuo movimento e il mondo esterno senza speranza di punti fermi” (Karmel Attolico per il sito del Di’Gay Project).
Il video della performance di Maria Laura:
“Una commedia fatta di caratteristi che vestono i panni di idraulici, operatori di call center, camerieri, architetti … e che sono “anche” gay, lesbiche, etero, trans o bisessuali. Spiega la regista, Maria Chiara Cucinotta: “Job Acts vuole essere il veicolo con il quale ognuno di noi ogni giorno può raccontare dell’incapacità di comunicare sinceramente nel nostro mondo. Uno spettacolo che racconta con incredibile ironia come qualsiasi titolo di studio o esperienza non abbiano senso. Come nessuno dei nostri simili sia in grado di ascoltarci e rispettarci per quello che siamo. Una critica sardonica e dissacrante che urla nascondendosi in risate amare”. Il gruppo de I Beerbanti ha meno di un anno di vita come compagnia teatrale ed è interamente formato da attori amatoriali; si sono posti un’unica regola: non interessano l’inclinazione sessuale, l’età, la preparazione tecnica e la lingua nativa dei partecipanti” (Elena Mattirolo per il sito ilprofumodelladolcevita.com).
Replica il 19 dicembre 2015 al Teatro Orologio di Roma.
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