Dal 29 al 31 marzo, presso la città di Verona si è tenuto il Congresso mondiale delle famiglie (World Congress of Families, WCF), che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali come: Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il senatore della Lega Simone Pillon.
Un raduno di associazioni che hanno fatto della lotta contro i diritti delle donne e delle persone lgbtqi+ la loro ragione di esistenza.
Verona ancora una volta si presenta come laboratorio di sperimentazione politica nazionale e l’attacco all’aborto e ai diritti delle donne e delle soggettività lgbtqi+ è il terreno privilegiato su cui si intende operare una saldatura tra la destra e i movimenti per la vita.
Nonunadimeno ha chiamato dunque tutt* a Verona il 29, 30 e 31 marzo per manifestare contro il World Congress of families.
Evento centrale è stata la marcia di sabato 30 marzo 2019. Diverse decina di migliaia di persone hanno sfilato lunghe le strade del centro della città scaligera, tra di esse non poteva mancare Maria Laura, riconosciuta e salutata da amiche e amici di diverse parti d’Italia.