Resistere al tempo del coronavirus

Maria Laura ha trasformato un evento temporaneo in un presidio umano permanente.

Su PaeseRoma.it il 5 aprile 2020

Maria Laura Annibali con la moglie Lidia Merlo

Roma, quartiere Talenti, la quarantena causata dal coronavirus è iniziata con una settimana di flash mob dai balconi di tutta la città, oggi a distanza di più di venti giorni c’è ancora qualcuno che fa del flash mob un appuntamento quotidiano e irrinunciabile.

Maria Laura Annibali, 75 anni, presidente Di’ Gay Project: «Da quando sono in quarantena, insieme a condomini e amici e sconosciuti, ci ritroviamo,sui balconi, nonostante ampie distanze, due volte al giorno una alle ore 12:00, per fare quattro chiacchiere, e una alle 17,30 per cantare motivi vari compreso delle mini cover inventate da mia moglie e dalla sottoscritta».

Maria Laura Annibali sul balcone di casa

Grazie agli impianti acustici, come riferito da Maria Laura, riescono a coinvolgere palazzi anche lontani dal loro, creando una nuova forma di quotidianità, non solo con le persone già amiche e ben conosciute, ma anche con gente che prima conoscevano solo di vista o non conoscevano affatto, abbattendo ogni ostacolo legato alla diversità comunemente presente nella quartiere, quale ricco-povero, bianco-nero, etero-gay, giovane-anziano, cristiano-ebreo…

Nel Municipio III di Roma il flash mob di Laura ha suscitato interesse: