Maria Laura ANNIBALI Interviste,Presentazioni 2 2 Febbraio 2012 – Casa Internazionale delle Donne, Roma

2 Febbraio 2012 – Casa Internazionale delle Donne, Roma

Sabato 2 Febbraio 2012 Maria Laura Annibali ha presentato il suo secondo docufilm presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma.

L’evento è stato presentato da Delia Vaccarello, scrittrice e giornalista dell’Unità, e alla proiezione ha fatto seguito un dibattito.
Insieme alle protagoniste del documentario sono intervenuti Paola Concia (deputata  PD), Cecilia D’Elia (Assessora alla Cultura Provincia di Roma), Carla Di Veroli  (Assessora Pari Opportunità Municipio XI), Aurelio Mancuso (Presidente Equality Italia), Antonella Montano (Direttrice dell’Istituto A. T. Beck) e Sergio Rovasio (Associazione Radicale “Certi Diritti”).

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Sull’evento l’intervista di Gabriele Orlandi a Maria Laura:

Il 2 febbraio a Roma, la Casa Internazionale delle Donne organizza un evento dedicato al documentarioL’altra altra metà del cielo… Continua, girato da Maria Laura Annibali, militante del movimento lesbico capitolino.

Il documentario offre una visione dell’omosessualità femminile attuale: come già accaduto nel primo lavoro di Maria Laura, “L’altra altra metà del cielo”, girato nel 2009, in 45 minuti prendono forma storie diverse, da quella di una giovane coppia di ragazze alle prese con i loro primi amori, alla donna che ha dato alla luce una bambina attraverso l’inseminazione artificiale, fino alla riflessione ponderata della studiosa che ha visto l’evoluzione del movimento lesbico fino ad oggi.

Cosa è cambiato rispetto al primo documentario? Questo documentario è la continuazione del precedente, come evidenzia il titolo e come si evince dal trailer. Non potevo, come non posso neanche questa volta, testimoniare in novanta minuti le varie realtà della nostra comunità; quindi, anche il canovaccio di questo mio lavoro è simile al precedente: prendendo spunto dalle testimonianze delle mie intervistate, dire esplicitamente o fare intuire qualche pensiero, che nel mio lungo silenzio era rimasto inespresso.

Qual è l’obiettivo del nuovo documentario? Riuscire, sempre più, a diffondere quella che noi amiche lesbiche chiamiamo “nuova educazione sentimentale”!

Ci racconti un episodio particolare che è avvenuto durante le riprese? Ho notato che c’è sempre gente incuriosita dal nostro piccolissimo set; ma, soprattutto, ho visto giovani studenti e qualche professore particolarmente attenti a quello che stavamo svolgendo con le due giovanissime ragazze davanti alla loro scuola.

Quale, tra le storie raccontate, ti ha emotivamente coinvolto di più? Sono una emotiva sentimentale o, se vogliamo – e non è una semplice ripetizione – una sentimentale emotiva. Indubbiamente il pianto di Benedeta, la donna lesbica che ha fatto l’inseminazione, quando parla della nascita della sua desideratissima figlia, mi ha fatto “pic” nell’anima!

Dal tuo punto di vista, i media italiani si occupano sufficientemente dell’omosessualità femminile? Credo che i media italiani, in genere, non siano proprio interessati all’omosessualità femminile ed è per questo, quindi, che io vi ringrazio sinceramente.

Fonte: www.gayin.tv (31 gen 12)

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